USA: il G5 e le interferenze con gli strumenti di volo

Approfondiamo l'argomento

Negli USA alcune compagnie telefoniche come A&T e Verizon hanno posticipato l’entrata in funzione della rete 5G in prossimità di aree soggette ad attenzione aeroportuale poiché, da parte di alcune compagnie aeree, sono state sollevate interrogazioni su possibili interferenze fra la rete di quinta generazione (che opera su frequenze dette “della banda C”) e la strumentazione di bordo (che opera su frequenze diverse ma che negli USA si avvicinano a quelle usate per il 5G), in particolare con i radioaltimetri necessari per manovre come l’atterraggio con scarsa visibilità o notturno.

Dopo aver letto diversi articoli usciti in questi giorni riguardanti la questione, abbiamo deciso di selezionare e condividere con voi quello che riteniamo essere stato scritto meglio: quotidiano.net – USA e il G5

Come in molti articoli riguardanti l’aviazione, spesso nella comunicazione viene fatta un po’ di confusione ed in questo caso si trovano molti articoli che confondono i radioaltimetri con le radioassistenze, che inneggiano alla catastrofe o che al contrario dicono che sono stati cancellati centinaia di voli, tutte cose non vere e che vanno solo a creare allarmismo in un mondo che ha come il bisogno di avere sempre un “grosso problema da risolvere”.

Sicuramente la questione negli USA è aperta e dovrà essere gestita date le anomalie riscontrate dalla FAA che ha riscontrato ed elencato delle “zone di attenzione” riguardanti 50 aeroporti che comprendono scali importanti fra i quali New York, Miami, Los Angeles…

E in Europa?

Per il momento questo tema non riguarda l’Europa che ha preventivamente normato meglio l’utilizzo delle frequenze a tutela del mondo aeronautico, delimitando le frequenze del 5G fra i 3,4 ed i 3,8 GHz con un buon delta rispetto alle frequenze utilizzate dai radioaltimetri.